Descrizione
Gusto, stagionalità e rispetto della biodiversità. Queste le parole chiave per una gastronomia di mare che si faccia anche etica ambientale. Come? Selezionando prodotti ittici la cui filiera sia opportunamente documentata, ma soprattutto riscoprendo il sapore di pesci di stagione, della giusta taglia, a chilometri zero e non frutto dell’allevamento intensivo o della pesca industriale. No, per esempio al salmone, al tonno rosso, ai gamberi orientali, al merluzzo dell’atlantico o al pesce spada; sì, alla sardina, all’aguglia, allo sgombro, al sugarello e al pagello. Un approccio che discende da quell’idea di consumo consapevole che, in contrasto con le dominanti leggi di mercato, valorizza i cosiddetti pesci “negletti” di maggiore varietà e costo minore. Questo volume, supportato da gradevoli illustrazioni, descrive caratteristiche, abitudini e diffusione di 50 specie di pesci popolari (“Pop”) lungo le coste italiane e 100 ricette tratte dalla prolifica cultura gastronomica delle nostre regioni. Un invito ad allargare i propri orizzonti e a riscoprire sapori dimenticati.