Descrizione
“A tutti è capitato. Quell’incidente da nulla, capace però di mandarci in crisi; un aereo perso, un documento scaduto. È quello che accade alla protagonista di questa storia che, per un banale inciampo, deve rallentare. Allora abbraccia il momento. Ed è stupendo essere piantati lì, in uno sconfinato presente. Liberi dal rimpianto e dalla nostalgia di un futuro mai vissuto. Così si apre questo libro, che parla della paura: la paura di perdere il controllo, di volare, di uscire dall’ombra e di venire esclusi dalle vite degli altri, in un’epoca in cui l’appartenenza è diventata un’ossessione. Ma che soprattutto scandaglia il terrore atavico del tempo che passa. Esiste un modo semplice e bellissimo di rimanere ancorati al presente: aprirci alle vite degli altri, interrogarle, farle esistere con noi, qui e ora. In un dialogo gioioso e sfrenato con persone reali, figure letterarie e una schiera di donne ? non illustri ma straordinarie ? del secolo scorso, Concita De Gregorio ci racconta che non c’è antidoto alla paura, ma che l’unica strada è tuffarsi. Perché il nostro tempo è adesso.”