Descrizione
Fine settembre 1957. Freschi di studi e inesperti di ogni forma di convivenza, i novelli sposi Henry ed Effie dalla Georgia rurale arrivano a Cape May, nel New Jersey, dove Effie passava le estati da bambina e dove insieme hanno deciso di trascorrere la luna di miele. Non hanno però tenuto in conto che la stagione balneare si è appena conclusa: trovano infatti ad attenderli una cittadina deserta, con i negozi sprangati, le strade immobili, la spiaggia desolata e silenziosa. Non ancora avvezzi all’intimità della vita di coppia, sono persino tentati di anticipare il rientro a casa ma qualcosa, poco prima di partire, li trattiene: una delle case del quartiere si anima all’improvviso, nel vialetto compaiono auto di lusso, una musica ritmata riempie l’aria. Quando Henry ed Effie decidono di imbucarsi alla festa sono elettrizzati all’idea di poter giocare agli intrusi in un mondo lontano da ogni aspetto della loro realtà; si scoprono invece oggetto delle mire predatorie di un trio di personaggi mondani e del loro ennui. Clara, una vecchia conoscenza di Effie, che dietro la maschera della donna smaliziata nasconde un coacervo di insicurezze; Max, playboy irriducibile nonché amante di Clara; Alma, affascinante e misteriosa sorellastra di Max di cui Henry si invaghisce all’istante. Nel momento in cui i tre sconosciuti entrano in scena, persino la disabitata Cape May cambia volto, trasformandosi nello scenario ideale per scorribande notturne, uscite in barca a vela, appuntamenti clandestini in riva all’oceano. Rappresentanti inconsapevoli dei tranquilized Fifties americani, Henry ed Effie esprimono l’anelito a una forma di emancipazione sessuale che dovrà attendere gli anni Sessanta per trovare compiuta espressione. “Luna di miele a Cape May”, sospeso tra Cheever e Capote ma carico di un erotismo tutto contemporaneo, è un ritratto spietato e sensuale dei fantasmi che abitano la vita di ogni coppia e indaga il momento sfumato e ambiguo che si dice segni la fine dell’innocenza.