Descrizione
«In questo racconto la banalità diventa spaventosa, con un’alchimia di parole e rovesciamenti del normale che rendono improvvisamente paurose cose che fino a quel momento non lo erano affatto. Veniamo accompagnati dentro alla storia da una semplice passeggiata che si interrompe davanti alla facciata di una casa che non ha finestre al piano terra. Ecco la banalità. E la paura. Perché non ha finestre? Che cosa accade di tanto terribile, in quel piano dentro cui non ci è consentito sbirciare? Chi o cosa deve tenere protetto questa casa? […] L’orrore di questo racconto è che è tutto vero, compreso ciò che non dovrebbe esserlo, o che sarebbe meglio non vedere. L’orrore è qualcosa che tutti noi abbiamo sempre pensato di nascondere perfettamente, piccolo o grande che fosse. Solo che, dopo che Stevenson l’ha messo nero su bianco, ha anche un nome, banale e spaventoso: Edward Hyde». (Pierdomenico Baccalario) Età di lettura: da 10 anni.